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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 15 DICEMBRE 2013

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MessaggioTitolo: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 12:05 am

FRASE DI NATALE

Ogni persona in qualsiasi parte del mondo può dare una definizione di Natale, c'è chi pensa sia uno spreco di soldi, chi invece sia un'occasione per ritrovarsi, qualunque cosa esso sia riempie uno spazio dentro di noi ormai vuoto, tutte le lacune lasciate da perdite e scomparse in quell'istante si riempiono di calore e all'improvviso non ti senti più solo. Natale è Dio, Natale è amore, lo puoi trovare in ognuno di noi ogni giorno, perché ogni volta che non ti sentirai più solo sarà già Natale.

IMMAGINE DI NATALE

15 DICEMBRE 2013 15dice10

POESIA DI NATALE

I RE MAGI

Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio. I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"

STORIA DI NATALE, PER RIFLETTERE...

TRACCIA DI DIO

Si chiamava Traccia di Dio. Così lo aveva segnato San Michele, capitano di tutti gli angeli, alla fine della sua lista. Perché San Michele ha dovuto fare una lista con gli angeli fedeli, e stringere le file del suo esercito per non far notare il buco che avevano lasciato gli angeli cattivi.
A ciascuno diede il suo nome, cominciando da Gabriele, l'angelo che Dio aveva creato per annunciare al mondo la notizia più importante, poi segnò Raffaele che doveva accompagnare Tobia, quello del viaggio, che da allora si sarebbe fatto carico di condurre sani e salvi tutti i viaggiatori.
E così fu posto a ciascuno il proprio nome, finché non rimase che uno: un angelo piccolino che non sapeva quasi volare.
San Michele aveva incaricato un angelo grande e forte, che si chiamava Fortezza di Dio, che gli insegnasse, ma tutto fu inutile. Lui sapeva volare solo nella scia luminosa che lasciava Dio al suo passare, una stradina di luce! Sì, sì, l'angelo piccolino spiegava le sue ali e volava sorridendo felice. Ma appena si distraeva un po' e usciva dalla traccia di Dio, oppure quando ritardava troppo e perdeva la luce, sentiva un peso di piombo sulle ali, e cominciava a cadere e cadere, finché qualche angelo non lo raccoglieva e lo rimetteva sul sentiero dove l'angelo piccolino volava felice sentendosi sicuro come un bambino nella culla.
Per questo quando Capitan San Michele finì la sua lunga lista di nomi di tutti gli angeli, scrisse l'ultimo: Traccia di Dio, affinché così si chiamasse da ora in poi l'angelo piccolino.
E disse San Michele: «Fai attenzione, Traccia di Dio, non ti allontanare dalle sue orme perché Dio sta per creare il mondo e gli uomini ci daranno molto lavoro e se tu cadi forse non potrò mandare nessun angelo a raccoglierti».
E San Michele guardava con compassione Traccia di Dio, pensando che ne sarebbe stato dell'angelo piccolino perduto nello spazio. Un angelo piccolino che non sapeva neanche volare.
Traccia di Dio rispose di sì, che sarebbe stato attento e da allora seguì Dio da tutte le parti molto da vicino, senza distrarsi neanche un momento per non perdere il sentiero di luce che lasciava al suo passare.
Per questo vide molto bene come Dio creò, il primo giorno, il cielo e la terra, che erano all'inizio solo un mucchio di fango scuro; e Dio disse: «Sia la luce».
E dopo divise la luce dalle tenebre, e chiamò giorno la luce e notte le tenebre.
Traccia di Dio guardava tutto, molto sbalordito e ripeteva a bassa voce le nuove parole che Dio pronunciava, e diceva sottovoce:
«Giorno... giorno... giorno... giorno».
E dopo: «Notte... notte... notte... notte».
Per non dimenticarle, giacché erano parole molto belle.
Era così occupato con queste cose che rimase un po' arretrato, non lo raggiungeva del tutto la luce delle orme divine.
Inciampò nell'aria perché gli si imbrigliarono le ali maldestre.
Ebbe paura di cadere, sarebbe stato terribile, perché tutti gli angeli stavano guardando il creato e nessuno si sarebbe preoccupato di raccoglierlo. Fece uno sforzo e mosse le ali.
Quando arrivò vicino a Dio, cominciò il secondo giorno. La voce divina diceva: «Che si faccia il firmamento in mezzo alle acque». Il firmamento lo chiamò cielo.
Traccia di Dio cominciò a dire: «Cielo... cielo».
Saggezza di Dio, un angelo molto svelto che gli stava vicino, gli disse molto arrabbiato di stare zitto perché disturbava tutti, e che non c'era bisogno di ripetere tante volte la parola cielo, perché era molto facile da imparare.
San Michele domandò che cosa stesse succedendo e, pur facendo zittire Traccia di Dio, non lo rimproverò perché, in fin dei conti, era il più piccolo di tutti gli angeli e bisognava aver pazienza con lui.
Se ne andò, muovendo lentamente le ali, e pensando che un angioletto così maldestro sarebbe servito a poco. Intanto cominciò il terzo giorno, perché nel cielo i giorni passano veloci come un pomeriggio di vacanza.
Dio disse:
«Che si uniscano in un solo punto le acque che sono sotto il cielo e compaia l'asciutto».
Chiamò l'asciutto terra e le acque riunite mare. Fece nascere l'erba, le piante e gli alberi.
Dio mise in ogni frutto i semi, perché più tardi si potessero seminare, così che quando fossero marciti quelli che aveva creato ne nascessero dei nuovi. Traccia di Dio era sbalordito e pensava che altro avrebbe potuto creare Dio nei giorni successivi, visto che le cose già fatte erano così belle. E volava impaziente aspettando che cominciasse il quarto giorno.
Dio disse:
«Che ci siano stelle nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte e servano come segno al tempo, ai giorni e agli anni. Splendano in cielo ed illuminino la terra».
Traccia di Dio capiva tutto molto bene, dato che nei giorni precedenti aveva imparato le parole, per questo sapeva che cosa erano la terra, il cielo, il giorno e la notte. Vide come Dio creò il sole, tanto grande e luminoso che solo Dio poteva guardarlo senza abbagliarsi e toccarlo senza bruciarsi.
Quindi creò la luna, più piccola, bianca e giocherellona come una palla, che sembrava a volte divertirsi nascondendosi nella notte. Dio fece anche le stelle- migliaia! - che uscivano bellissime dalle sue mani, piene di luce.
Alcune erano bianche, molto bianche e piccole. Altre colorate. Tutti gli angeli lavoravano sistemando le stelle dove Dio indicava loro. Tutti volavano da un posto all'altro e si poteva seguire il loro volo per la scia luminosa che lasciavano le stelle nella notte. La loro luce riempiva il cielo, facendolo sembrare la Piazza Grande in una notte di fuochi artificiali.
Tutti gli angeli volavano sistemando le stelle, meno Traccia di Dio, perché San Michele gli aveva detto di non muoversi, giacché si poteva perdere tra tanta confusione, e sarebbe stato difficile cercarlo tra tante cose che Dio aveva creato.
Da una parte c'era San Raffaele indaffarato a sistemare in modo ben visibile la Stella Polare, quella che indica sempre il Nord, perché guidasse i naviganti. Da un'altra parte c'era Fortezza di Dio, con una stella così grande che nessun angelo aveva potuto muovere, mentre lui la trasportava senza alcuno sforzo.
Saggezza di Dio, come una guardia nella confusione celestiale, dirigeva il traffico in modo tale che nessuno si scontrasse.
Migliaia di angeli andavano e venivano e quando vedevano Traccia di Dio con le ali piegate, sorridevano con un poco di compassione, pensando: «Non servirà mai a granché un angelo che neppure sa volar bene!».
Traccia di Dio non si rendeva conto delle burle, perché aveva solo tempo per guardare, con gli occhi ben aperti, una così fantastica festa di luce.
In un attimo le stelle furono tutte al loro posto. Il cielo era diventato bellissimo. Tutti gli angeli si giravano verso Dio per lodarlo.
Ed allora si resero conto che non avevano ancora finito, mancava ancora una stella da sistemare. Era una stella bianca, non molto grande, e Dio la teneva nella sua mano destra. Gli angeli cominciarono a domandarsi dove Dio l'avrebbe collocata, visto che il cielo era pieno ed esse erano così ben sistemate che sembrava impossibile trovare il posto per una in più.
Un angelo disse: «Quella stella avanza, bisognerà buttarla via».
E un altro: «Sicuramente ne è stata fatta una in più».
Dio, in silenzio, abbassò la mano destra, accanto a Lui stava Traccia di Dio che lo guardava imbambolato. Dio si chinò ancora e gli consegnò la stella, Traccia di Dio la prese con moltissima cura per paura di farla cadere. Pensò che doveva reggerla solo per un momento, mentre Dio diceva ad un angelo molto più sveglio, più bello e più forte di lui, di sistemarla; ma Dio non disse niente, vide che era tutto a posto e così finì il quarto giorno.
La stella non era molto grande, ma Traccia di Dio era così piccolo che, così in piedi come stava, quasi non la poteva reggere. Era necessario reggerla con più sicurezza. Che cosa avrebbe detto San Michele, se l'avesse lasciata cadere? Cominciò a piegarsi, piegarsi fino a rimanere seduto con le gambe stese e la stella sulle ginocchia. Ecco! Molto bene! Sentiva un bel calduccio molto gradevole ed una grande luce. Poteva appena vedere qualcosa, perché la stella glielo impediva, ma non gli importava nulla perché stava compiendo un incarico di Dio.
Il quinto giorno Dio andò a creare i pesci e Traccia di Dio non poté seguirlo, perché la stella pesava molto e gli fu impossibile alzarsi. Di sera gli altri angeli vennero a raccontargli come erano i pesci, gli uccelli e il giorno dopo gli animali.
Da ultimo gli dissero come era fatto l'uomo, ad immagine e somiglianza di Dio, ma non gli davano spiegazioni in più e Traccia di Dio non riusciva ad immaginarselo.
Il settimo giorno del mondo fu riposo per tutti e Traccia di Dio fece un riposino con la testa appoggiata sulla stella.
Aveva ragione Capitan San Michele. Tutti gli uomini cominciarono a dare molto lavoro. Erano ribelli e disubbidivano a Dio; orgogliosi, volevano eguagliarlo. E poiché questo non era possibile, Dio, con molto dispiacere, perché vi si era affezionato, dovette castigarli. Però subito promise loro un Salvatore che sarebbe nato, vissuto e morto fra di loro per redimerli. Affinché gli uomini non dimenticassero la promessa, mandò di tanto in tanto i suoi angeli per ricordarglielo e, in molte occasioni, anche per aiutarli.
E diede ad ogni uomo un Angelo Custode, messaggero tra Dio e l'uomo.
San Michele prese la sua lista e fece una croce vicino al nome di ogni angelo che era stato nominato guardiano degli uomini. E vicino al nome scrisse giorno ed ora in cui dovevano essere mandati sulla terra. Una copia di questa lista fu data ad un angelo chiamato Provvidenza di Dio, perché ricordasse ad ognuno quando doveva incominciare a volare.
Così si cominciò ad andare e venire dal cielo alla terra e dalla terra al cielo; si poteva sentire a tutte le ore il volo dei santi angeli. Tutti erano molto indaffarati e nessuno badava a Traccia di Dio che stava lì, seduto dall'inizio del mondo con la sua stella tra le braccia, fermo fermo per non farla cadere.
Traccia di Dio non si annoiava. Guardava per quel che poteva al di sopra della sua stella ed ascoltava le parole che dicevano gli angeli quando passavano. A forza di vederlo così, nessuno più lo chiamava Traccia di Dio, ma "Il Seduto". E così dimenticarono il suo vero nome.
Un giorno un angelo era andato, per incarico di Dio, sulla terra a dipingere per la prima volta l'arcobaleno. Era un incarico molto importante, poiché lo dipinse senza riga né compasso in mezzo alla pioggia, attento che i colori non si macchiassero mischiandosi gli uni con gli altri e rifinendolo fin quasi a sfiorare gli alberi. Il risultato fu che mentre l'angelo, che si chiamava Bellezza di Dio, dava gli ultimi ritocchi, un uccellino si imbrigliò nelle sue ali e, poiché aveva fretta di finire l'arcobaleno e vedere come era venuto, non si occupò dell'uccellino, che salì con lui, sulle ali dell'angelo, fino al cielo.
Bellezza di Dio passò vicino al Seduto che non aveva mai visto un uccello. E l'angelo, al vederlo, disse: «Bellezza di Dio, che bel fiore hai portato dalla terra!».
Bellezza di Dio gli spiegò che non era un fiore, ma un uccello di quelli che Dio aveva creato il quinto giorno, che poteva volare come gli angeli e che sapeva anche cantare.
Sbrogliò l'uccellino dalle piume delle sue ali e lo diede al Seduto.
«Tieni».
Il Seduto rimase stupito di come volava bene.
Bellezza di Dio gli raccontò allora molte cose che aveva visto sulla terra e gli disegnò perfino un piccolo arcobaleno con i colori che gli erano avanzati. Il Seduto ascoltava con tanta attenzione che era un piacere raccontargli storie; da quel momento tutti gli angeli che arrivavano dalla terra presero l'abitudine di fermarsi per un momento vicino a lui.
E così seppe come uscì il popolo di Dio dall'Egitto, come fu condotto per il deserto fino alla Terra Promessa e come suonava profonda e grave la voce dei profeti.
Il Seduto ascoltava meravigliato le storie della terra e gli sembrava che gli altri angeli fossero molto svegli e coraggiosi.
Mai lui si sarebbe fidato di entrare in un forno infuocato per rinfrescare con il vento delle sue ali i tre giovani che quel re Nabucodonosor - dal nome così difficile - aveva fatto buttare dentro per non aver voluto adorare un suo idolo.
E meno ancora avrebbe avuto il coraggio di scendere nella fossa dei leoni per chiudere con le proprie mani la loro bocca affinché non facessero del male al profeta Daniele.
Era stata una fortuna che Dio gli avesse dato un incarico così facile come quello di sorvegliare una stella; perché così seduto come era non c'era pericolo che gli cadesse e Dio poteva venire a riprendersela quando voleva.
Il Seduto era contento.
Passarono così i secoli ed arrivò il tempo della Grande Promessa.
Tutto era preparato benissimo. Capitan San Michele aveva mandato un angelo perché curasse il muschio e la paglia che sarebbero servite per la culla del Bambino Gesù; in modo che crescesse molto fine e dorata ed il muschio molto verde e fresco.
Aveva cercato anche un bue ed un asinello perché con il loro alito riscaldassero la stalla, l'asina la scelse grigia come l'argento, il bue marrone come la cioccolata.
Gli angeli dovevano cantare «Gloria a Dio nell'alto dei Cieli»; ormai provavano da mesi e da tutti gli angoli dei cieli si poteva sentire una così bella canzone.
Fu così che il Seduto venne a conoscenza di quello che stava per accadere.
Perché negli ultimi tempi gli angeli erano così occupati che non si fermavano più a raccontargli qualcosa, pensavano che non potevano perdere tempo a raccontargli qualcosa, pensavano che non potevano perdere il loro tempo con un angelo così imbranato del quale Dio sembrava essersi dimenticato.
Arrivò finalmente il 24 dicembre e quello doveva essere il primo Natale del mondo. Una lunga fila di angeli cantanti erano pronti a prendere il volo con le loro ali piene di luce e le bocche piene di allegria che non si potevano far tacere più a lungo.
Come accade quando dobbiamo fare una sorpresa alla mamma e si riesce a tacere solo per un po', ma poi si finisce per raccontarlo perché ci scappa, così gli angeli stavano aspettando il segnale di Dio, perché la notizia che portavano era la migliore di tutti i tempi e la loro allegria scappava nella loro canzone.
E Capitan San Michele doveva continuamente farli tacere. Perché tutti quegli angeli dovevano annunciare ai pastori che era nato il Figlio di Dio. Dio disse che tutto questo andava molto bene, ma che però mancava ancora qualcosa.
Capitan San Michele diventò rosso, tutti gli angeli lo guardavano con rimprovero. Come aveva potuto dimenticare qualcosa in una notte così importante?
Nascondendo le mani contò con le dita: il presepe, la paglia, l'asino ed il bue, gli angeli cantori... Quattro cose. Cos'altro poteva mancare? Mancava la stella!
La stella dei Re Magi! Quella stella che doveva essere mandata molto lontano perché guidasse i santi Re Magi fino alla stalla!
Capitan san Michele organizzò tutto in un momento: chiamò Bellezza di Dio perché scegliesse la stella più bella di tutte, Sapienza di Dio perché pensasse che strada seguire per andare a prenderla, Fortezza di Dio perché la portasse.
Ma in verità Dio già da molto tempo aveva creato una stella speciale per questo evento.
«Una stella senza uso?».
Sì, questa era: una stella nuova del tutto!
San Michele, guidato da Raffaele e seguito dai tre angeli, Bellezza di Dio, Saggezza di Dio e Fortezza di Dio, andò verso il luogo dove si conservavano le cose nuove.
C'erano molte piante, fuoco, nubi e luci bellissime, ma non c'era alcuna stella.
Tornarono avviliti, a testa bassa, al cospetto di Dio.
Sì, lui aveva creato una stella per inaugurarla in quel momento e l'aveva data ad un angelo perché la conservasse.
«Ad un angelo? A quale angelo?».
San Michele cercò la sua lista. La portava sempre con sé, conservata tra l'armatura e la cintura della spada. Si affrettava tanto, ma non la trovò. Continuò a cercarla in tutte le tasche... ma niente!
Gli era caduta nel posto delle cose nuove, mentre alzava con l'aiuto di Forza di Dio una nuvola molto grande per vedere se sotto c'era qualche stella. Ordine di Dio, un angelo che era incaricato che tutto fosse sempre molto pulito ed ordinato, aveva appena trovato la lista e veniva in volo per darla a San Michele.
La lista era sgualcita, vecchia, piena di pieghe, a forza di tirarla fuori, conservarla e guardarla in continuazione; come si chiamava l'angelo? Dio che tutto sa: si chiamava Traccia di Dio.
San Michele cominciò a scorrere la lista con il dito, ma tardò moltissimo nel trovarlo, poiché era l'ultimo di tutti. C'era scritto "Traccia di Dio", ma a lato non era segnato niente; doveva trattarsi di un angelo che non era mai sceso sulla terra. Pensò: «Ma dove si sarà cacciato questo Traccia di Dio che non ricordo neppure?».
Stava ancora cercando di ricordare quando Saggezza di Dio si avvicinò e gli disse delle parole all'orecchio. San Michele rallegrò il viso e rispose: «Ah, sì. Ora ricordo! È il Seduto».
Dio, al sentirlo, sorrise. Si diressero tutti dove era Traccia di Dio, seduto con la sua stella sulle ginocchia dall'inizio del mondo.
Prima c'erano gli angeli cantanti, dietro tutti gli altri angeli, dopo seguivano Michele, Gabriele e Raffaele che sono come i principi degli angeli. Siccome era un'occasione molto solenne, Capitan San Michele aveva sguainato la sua spada che brillava piena di luce. Da ultimo c'era Dio.
Il Seduto, guardando al di sopra della stella, li vide arrivare e pensò che era arrivata la grande Notte, che era una fortuna che passassero così vicino che lui poteva vedere tutto senza perdere un dettaglio. Quello che non poteva minimamente immaginare era che Dio e tutti gli angeli venivano a cercare lui.
Pensò che stando seduto li potesse intralciare e cercò di spostarsi. Ma per poco non gli cadde la stella, cosicché rimase fermo e continuò a reggere la stella sulle ginocchia.
Arrivarono i cantori e tutti gli angeli gli si fermarono attorno.
Traccia di Dio era sempre più meravigliato.
Quando arrivò, Dio lo guardò e gli sorrise così come nel quarto giorno del creato, quando gli aveva dato la stella con la sua mano destra.
San Michele gli disse: «Senti, Seduto». Ma si interruppe immediatamente, giacché pensò che non era corretto chiamarlo con un nomignolo davanti a Dio, e cominciò di nuovo: «Senti, Traccia di Dio, quella stella che tu custodisci è stata fatta per annunciare ai santi Re Magi la nascita del Bambino Gesù; questa notte devi dirigerti verso oriente portando con te la stella».
In quel momento Raffaele lo interruppe e cominciò a spiegare a Traccia di Dio su di una grande mappa dove doveva dirigersi. Fortezza di Dio gli disse come doveva portare la stella e Bellezza di Dio gli spiegò come doveva tenere la stella in modo che la scia luminosa fosse più bella possibile.
Traccia di Dio non capiva niente, non sapeva come compiere l'incarico e poi - ricordò San Michele - aveva imparato appena a volare ed era seduto da tanto tempo che l'avrebbe fatto ancora peggio...
Si sarebbe dovuto mandare qualcun'altro. Dio intanto si era avvicinato al piccolo angelo e lo guardava. Traccia di Dio, al quale la stella non pesava più, si alzò. Dio gli fece un segno con la mano e Traccia di Dio vide che una strada di luce gli si apriva di fronte nello spazio. Mosse le ali. Prima in modo goffo, poi con forza... volava!
Poiché era rimasto seduto migliaia di secoli senza muoversi, gli era caduta addosso tutta la polvere del cielo, che è una polvere di luce ed ora, con il battere delle ali, la spargeva nella notte, disegnando una scia luminosa.
Gli angeli erano meravigliati. E così andò, volando volando lungo il cammino indicatogli da Dio. Portava la stella sulle sue mani stese e lasciava al passaggio una coda di luce.
I santi Re, nel loro palazzo, guardavano le stelle ed uno di loro disse, indicando quella che Traccia di Dio portava nelle mani: «Guardate! Il segnale! È nato il Figlio di Dio!».
E Traccia di Dio, pieno di gioia, si mise a ridere.

PROPOSITI DI NATALE, PER TUTTO L'ANNO

Il Natale è umiltà, cuore e amore. Troppo spesso ci si abbraccia, ci stiamo vicini e ci lodiamo in questo periodo, quando poi nella maggior parte dell'anno non siamo niente l'uno per l'altro. Non c'è affetto, cuore, amore nè dimostrazioni di umiltà e sentimento. Non serve una festa che duri un solo giorno...serve l'amore tra le persone ogni giorno, tutto l'anno. Perché il vero amore, il vero bene è costante e non solo quando piace e torna comodo.

L'ANGOLO MAGICO DI NATALE

Talismano del giorno
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 7:38 am

Buongiorno. Solo recuperando quel significato del Natale, sarà possibile uscire da quella trappola infernale che è oggi, che procura grandi sofferenze a chi è infelice, a chi è solo, a chi sta male, a chi ha perduto una persona cara. Invece potrebbe tornare ad essere consolazione del dolore e smettere di accentuarlo in rapporto con le aspettative artificiosamente create intorno ad esso.
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MessaggioTitolo: per Dolcissima ...e per tutte noi   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 8:42 am

Buongiorno Luna e grazie per averci donato questo bellissimo racconto ....che ci offre lo spunto per tante riflessioni...
Ecco ^Traccia Di Dio^, che ci fa ricordare che come esseri creati da Dio, siamo perfetti cosi ..ognuno con le proprie caratteristiche e talenti innati, che ci rendono esseri unici e speciali ...
Ognuno di noi è stato creato per adempiere al Disegno Divino, con le nostre peculiarità...ognuno di noi quindi ha un suo valore agli occhi del Signore,per questo ,dobbiamo accettarti ed amarci per quello che siamo,per questo dobbiamo accettare la nostra luce come le nostre ombre...
Abbraccio questo tempo di Avvento con tanto amore e cerco di tenere accesa nel mio cuore ,quella fiammella che che riscalda con il suo calore questi miei giorni di attesa del Natale....affidando tutto di me al Signore
Un abbraccio di luce  cheers cheers cheers 
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 8:46 am

Giusto emmina mia Smile e sai come potremmo ridare al Natale il suo vero significato? semplicemente ricordandosi che Natale in Latino è il dies natalis, ossia "il giorno della nascita" è quindi un tempo di guarigione e di forza rinnovata, non nel corpo, ma nell'anima e nello spirito. Il vero senso del Natale è tutto racchiuso in quelle poche righe scritte da una donna piccolissima fisicamente, ma potente e grandissima nello spirito, tanto da essere viva ancora oggi, nonostante non sia più tra noi....Madre Teresa di Calcutta. La poesia è questa:

E' NATALE

E’ Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi una mano.
E’ Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta che speri
con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.






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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 8:50 am

danna54 ha scritto:
Buongiorno Luna e grazie per averci donato questo bellissimo racconto ....che ci offre lo spunto per tante riflessioni...
Ecco ^Traccia Di Dio^, che ci fa ricordare che come esseri creati da Dio, siamo perfetti cosi ..ognuno con le proprie caratteristiche e talenti innati, che ci rendono esseri unici e speciali ...
Ognuno di noi è stato creato per adempiere al Disegno Divino, con le nostre peculiarità...ognuno di noi quindi ha un suo valore agli occhi del Signore,per questo ,dobbiamo accettarti ed amarci per quello che siamo,per questo dobbiamo accettare la nostra luce come le nostre ombre...
Abbraccio questo tempo di Avvento con tanto amore e cerco di tenere accesa nel mio cuore ,quella fiammella che che riscalda con il suo calore questi miei giorni di attesa del Natale....affidando tutto di me al Signore
Un abbraccio di luce  cheers cheers cheers 

Giustissimo dannina Smile e mi permetto di completare il tuo pensiero solo con un altro piccolo accorgimento d'amore verso noi stessi...ossia è verissimo che dobbiamo accettarci ed amarci per quello che siamo, ma dobbiamo anche amare il Disegno Divino che Dio ci ha donato, bello o pesante che sia, perché per arrivare ad adempiere il Disegno Divino Universale (come dici tu, quando parli del Disegno Divino, nel tuo pensiero) dobbiamo accettare, amare e portare avanti il nostro carico quotidiano.
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 8:52 am

Davvero bellissima. La porterò ad una ragazza che ieri mi diceva: certo, Natale..Finché c'è tutta la famiglia, ma quando comincia a mancare qualcuno, il dolore diventa fortissimo. Pochi mesi fa è morta la sua cuginetta, che per lei era una sorella, di leucemia, dopo lunghe sofferenze. Queste parole racchiudono davvero l'essenza del Natale. Grazie.
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MessaggioTitolo: per Dolcissima ...e per tutte noi   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 8:59 am

E' cosi .... nell'accettazione completa di quella che è la nostra esistenza.... ma questo sarebbe un vero Miracolo...e noi siamo quello che siamo...,per quanto mi riguarda almeno....
 cheers  cheers  cheers 
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:27 am

emmalou ha scritto:
Davvero bellissima. La porterò ad una ragazza che ieri mi diceva: certo, Natale..Finché c'è tutta la famiglia, ma quando comincia a mancare qualcuno, il dolore diventa fortissimo. Pochi mesi fa è morta la sua cuginetta, che per lei era una sorella, di leucemia, dopo lunghe sofferenze. Queste parole racchiudono davvero l'essenza del Natale. Grazie.

Se posso aver contribuito con una goccia a far stare meglio questa ragazza, ne sono felice cheers cheers cheers cheers cheers cheers cheers
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:28 am

danna54 ha scritto:
E' cosi .... nell'accettazione completa di quella che è la nostra esistenza.... ma questo sarebbe un vero Miracolo...e noi siamo quello che siamo...,per quanto mi riguarda almeno....
 cheers  cheers  cheers 

E' vero dannina che noi siamo quello che siamo, cioè creature piccole piccole, ma non dobbiamo dimenticarci che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio Wink
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:31 am

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samos

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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:02 pm

Lunettaaaaaa , questa peosia mi ricorda quella famosa recita di cui vi parlavo qualche giorno fa  Very Happy  Very Happy  Very Happy  Very Happy  Very Happy  Very Happy 
l'ho letta anche alla mia mamma e anche lei se la ricordava  cheers  cheers  cheers  cheers  I love you  I love you  I love you  I love you 
grazie per la storia , mi è piaciuta davvero molto ...ora quando vedrò una stella ometa me la ricorderò sempre  Razz  Razz  Razz 
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titti

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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:31 pm

buona sera a tutte ....visto che il giorno 14 è passato e io non posso più chiedere la divinazione di ieri......penso !!.......spero di poter essere ancora in tempo per oggi...
il mio desiderio tra i tanti è: ho 3 mattine libere perchè purtroppo lavoro solo 2 giorni a settimana, riuscirò a trovare uno dei 2 lavori che sto cercando per riempire le 3 mattine?
grazie tante Lunetta!!! Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing 
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 9:56 pm

tittina mi fai morire Smile in senso buono ovviamente Smile oggi la divinazione regala il talismano del giorno, essendo domenica, non si possono fare divinazioni con le carte o con altri mezzi....ma come devo fare con te Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing (credo che il trono di strega pasticciona di samossina sia in pericolo Razz Razz Razz Razz Razz Razz Razz )
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MessaggioTitolo: Re: 15 DICEMBRE 2013   15 DICEMBRE 2013 EmptyDom Dic 15, 2013 10:01 pm

cheers   cheers   cheers  qualcuno mi fa concorrenza??? Razz   Razz 
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