LA LEGGENDA DI NATALE
LA LUCCIOLA
Ad adorare il bambino Gesù nella capanna di Betlemme insieme con gli altri animali accorsero anche gli insetti. per non spaventare il piccolo restarono in gruppo sulla soglia. Ma Gesù, con un gesto delle rosee manine, li chiamò ed essi si precipitarono,portando i loro doni. L'ape offrì il suo dolce miele, la farfalla la bellezza dei suoi colori, la formica un chicco di riso, il baco un filo di finissima seta. La vespa, non sapendo che cosa offrire, promise che non avrebbe più punto nessuno, la mosca si offrì di vegliare, senza ronzare, il sonno di Gesù. Solo un insetto piccolissimo non osò avvicinarsi al bambino, non avendo nulla da offrire.
Se ne stette timido sulla porta; eppure avrebbe tanto voluto dirgli il suo amore. Ma, mentre con il cuore grosso e la testa bassa stava per lasciare la capanna, udì una vocina: " E tu, piccolo insetto, perché non ti avvicini?" Era Gesù stesso che glielo domandava. Allora, commosso l'insetto volò fino alla culla e si posò sulla manina del bambino.
Era così emozionato per l'attenzione ricevuta, che gli occhi gli si colmarono di lacrime. Scivolando giù, una di queste, cadde proprio sul piccolo palmo di Gesù. " Grazie", sorrise il bambinello. " Questo é un regalo bellissimo". In quel momento un raggio di luna, che curiosava dalla finestra, illuminò la lacrima. " Ecco é diventata una goccia di luce!" disse Gesù sorridendo. " da oggi porterai sempre con te questo raggio luminoso. E ti chiamerai lucciola."
FILASTROCCA DI NATALE
IL DOLCE DI NATALE
Il dolce di Natale più buono che ci sia
si prepara in famiglia, in pace e così sia!
Si prende una misura ben colma di pazienza;
di gentilezza un pugno, molta condiscendenza;
si aggiungono all'insieme comprensione e buon cuore,
si unisce un grosso pizzico di dolcissimo amore;
astuzia e tenerezza non possono mancare,
danno un tocco squisito, molto particolare.
E infine l'allegria in grande quantità:
si cuoce lentamente, una vera bontà.
UN PENSIERO PER MEDITARE…
"Che si tratti di una piccola stanza o di una grande casa, in tutti i luoghi in cui abitate, i muri, i mobili e gli oggetti sono impregnati delle vostre emanazioni. È il lato magico della presenza: voi depositate su tutto ciò che vi circonda – e in modo particolare sugli oggetti che toccate – delle particelle eteriche che sono conduttrici di influenze favorevoli oppure nefaste. Se proiettate continuamente pensieri, parole e sentimenti negativi, quegli oggetti diventano come calamite che attirano dall’Universo tutto ciò che esiste di cattivo. Ovviamente, è vero anche il contrario: se le vostre emanazioni sono impregnate di saggezza e di amore, voi deponete dei buoni fluidi sugli oggetti che vi circondano e questi diventano conduttori della luce, della gioia e della salute.
D’ora in avanti, abituatevi a fare questo esercizio: in tutti i locali della vostra casa, imparate a prendere gli oggetti con attenzione, con amore, chiedendo allo Spirito divino di estendere la Sua benedizione su di essi. Dite così: «Spirito di luce, di purezza e di verità, Ti consacro questi oggetti affinché diventino per Te un ricettacolo, uno strumento della Tua potenza». E lo Spirito verrà ad abitare nella vostra dimora."
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)
IL CONSIGLIO DEGLI ANGELI
Potreste volere che il mondo si conformi ai vostri ideali e ai vostri sogni, e, quando non lo farà, lo rifiuterete. Ma anziché quella di adattare le cose ai propri desideri, la via da seguire è quella di osservare come stanno le cose. Ed è un gran sollievo quando si accetta la situazione così com’è, anche se non è particolarmente piacevole; perche l’unica vera infelicità è nel non volere che le cose stiano come stanno.
PER VIVERE DIVERSAMENTE
Dobbiamo avere la capacita di pensare insieme.
Questa capacità affiora inevitabilmente, in modo del tutto naturale, quando ci rendiamo canto di quanto sia importante pensare insieme, in un mondo che va corrompendosi ogni giorno di più. Pensare insieme non ha nulla a che fare can l’essere d’accordo o il non esserlo, ma richiede che vengano messi completamente da parte pregiudizi, criteri di valutazione, punti di vista e opinioni personali. Pensare insieme significa I’assenza di qualsiasi divisione tra noi; significa che in voi non c’e un pensatore separato dall’atto di pensare. C’e soltanto l’atto di pensare, la capacita di pensare insieme, e non il vostro modo personale di pensare, diverso dal modo di un’altra persona. Ma evidentemente questa assenza di divisione non può sussistere se non siete disposti a mettere da parte le vostre esigenze personali, la vostra vanità, le vostre conclusioni particolari, cui date tanta importanza. Finchè non mettete da parte tutto questo, non è possibile incontrarci, non e possibile essere insieme. La parola ‘insieme’ significa camminare insieme, essere vicini in ogni momento e non stare uno avanti e l’altro indietro. Significa fare la stessa strada senza pensare a cose diverse, guardare le stesse cose senza interpretare quello che si vede in base alle proprie preferenze, ai propri pregiudizi; significa osservare, ascoltare, camminare insieme. Mi chiedo se vi rendete conto di che casa accada tra due esseri umani, quando sono capaci di stare ‘insieme’. Nella permissività della società attuale, ognuno di noi pretende di essere soddisfatto, sessualmente, emotivamente, o in altri modi, ed e naturale che questa esigenza di soddisfazione porti con se tutto il problema della frustrazione. Per favore, ascoltate attentamente quello che vorrei farvi notare. Non preoccupatevi di accettare o di negare quanto stiamo dicendo. Stiamo pensando insieme. Ci si aspetta soddisfazione da un’altra persona, oppure si agisce spinti dal desiderio di diventare qualcuno, di avere successo. Ed e inevitabile che ogni forma di desiderio, alla ricerca di soddisfazione, si muova verso la frustrazione e la nevrosi. Ma quando siamo capaci di pensare insieme, quando voi, insieme alle persone che sono con voi, avete messo da parte opinioni, pregiudizi, valutazioni personali, e così via, in modo che sia scomparsa qualsiasi barriera che vi divide, allora, non c’e alcuna ricerca di soddisfazione, e quindi non esiste nemmeno frustrazione. Questa non e un’affermazione superficiale, non e un concetto che stabilisce un obiettivo da raggiungere, ma esprime la consapevolezza del fatto che in qualsiasi campo, politico, religioso, economico, sociale, finchè non saremo capaci di pensare insieme, dovrà inevitabilmente sussistere la divisione. E questa divisione alimenta il desiderio di inevitabilmente a finire nella frustrazione, nella inconsulte. Solo quando pensiamo insieme, finisce qualsiasi squilibrio. Se me lo consentite, posso chiedere a quelli di voi che hanno ascoltato quanto abbiamo detto domenica mattina, se avete lasciato perdere opinioni, persuasioni, esperienze personali? Oppure, consciamente o inconsciamente, continuate a tenervele strette e per di più ora state facendo lo sforzo di capire che cosa significhi pensare insieme? Se fosse così sarebbe un tentativo davvero infantile, che permetterebbe di man tenere superficialmente tra noi una certa comunicativa, mentre in realtà alimenterebbe la divisione e quindi il conflitto. Vedete, quando pensiamo insieme, il conflitto finisce completamente. Mi domando se ve ne rendete conto. Per favore, questo fatto deve essere capito. Da millenni gli esseri umani vivono nel conflitto, nella tensione emotiva, nello sforzo di sostenere ogni genere di contese, fisiche e psicologiche. Da millenni gli esseri umani si sfruttano reciprocamente. Alla base di qualsiasi relazione umana c’è questa situazione penosa. Essere capaci di pensare insieme significa sottoporre a un cambiamento radicale la propria relazione con gli altri, perchè la divisione scompare. Se voi siete ambiziosi, anche se un’altra persona non lo è, c’è divisione. Potete tollerarvi reciprocamente – ed è quanto sta accadendo oggi nel mondo – tuttavia la divisione rimane, i nazionalismi rimangono.
(tratto da: Jiddu Krishnamurti – Che cosa vi farà cambiare – Discorsi a Saanen)