Divinità sotterranea dell’antica Grecia (Asclhpioz), noto soprattutto come inventore e dio della medicina. La leggenda (Pindaro, Pizie III) narra che era figlio di Apollo e di Coronide; affidato al centauro Chirone, dopo che la madre fu uccisa da Apollo per vendetta, imparò le virtù segrete delle erbe ed acquistò così il potere di guarire tutte le malattie. Ades, adirato perché l’opera di Asclepio impediva ai mortali di raggiungere gli inferi, pregò Zeus di punirlo. Il re degli dei uccise Asclepio con un fulmine, ma subito dopo si pentì del suo atto e lo chiamò accanto a sé sull’Olimpo. Nella mitologia romana Asclepio venne chiamato Esculapio. Secondo alcuni studiosi, sarebbe stato un medico realmente vissuto nell’XI secolo a.C. in Tessaglia, forse a Trikka, dove più tardi venne edificato un grande tempio in suo onore. Dopo la sua morte, in epoca molto tarda, sarebbe stato deificato. Altri santuari sorsero successivamente in suo onore ad Epidauro (rimasto il più famoso di tutti, del 380 a.C.), a Coo, a Pergamo ed a Corinto. In origine il culto praticato in questi luoghi era prevalentemente religioso: i malati, accolti ed ospitati in appositi edifici nei pressi del tempio, dopo una preparazione piuttosto complessa, venivano guariti durante l’incubazione, ovvero mentre dormivano sotto il portico di fronte al tempio. Un questo avvenimento miracoloso sembra che i serpenti (da sempre presenti nella storia della medicina), custoditi nei sotterranei, svolgessero un ruolo di primaria importanza. Con il tempo le pratiche religiose vennero gradualmente sostituite da vere e proprie pratiche mediche.