La dolce gattina del Delta è una divinità essenzialmente benigna. É la protettrice della donna, del bambino, della famiglia e del focolare. Figlia di Ra, è l'Occhio della Luna. Bastet è la madre della triade di Bubasti (ov'era il suo tempio), laddove il padre è Atum ed il figlio Hor-Hekenu o Myisis, leone dallo sguardo feroce, signore del santuario di Leontopoli. Questo felino maschio, neter del vento e delle tempeste, ogni notte uccide il serpente Apofis che attacca il sole nero. Per gli Egizi i felini erano autentiche antenne per captare il principio vitale. Dotati di poteri magici, rappresentavano la sublimazione dell'energia sessuale. Ogni anno, nel secondo mese della stagione della piena del Nilo, le feste di Bastet rappresentavano l'occasione per un grande raduno, un vero e proprio carnevale, durante il quale ci si ubriacava per poter comunicare con la dea e stabilizzare così l'energia cosmica. Ciascuna parte del corpo di Bastet corrisponde ad una parte del corpo degli dei: essa è il naso di Thoth, la bocca di Atum, il ventre di Osiride, le anche di Horus, le piante dei piedi di Ra, il cuore di Ptah e gli occhi del Signore divino. Quando Hathor è furiosa si trasforma in Sekhmet, quando è felice diventa Bastet. Fate e maghe, le sacerdotesse di B. erano le iniziatrici della magia sessuale. "Egli. il re, è Bastet che protegge i due paesi. Chi lo loda sarà protetto dal suo braccio. Egli è Sekhmet contro quelli che trascurano i suoi ordini. Chi lo contraria sarà oppresso dagli affanni". (insegnamento di Amenemhat III della XII Dinastia).